ETICHETTA: Neurot Recordings, Supernatural Cat
GENERE: Sludge, post-metal
TRACKLIST:
1. Oroborus
2. Luxon
3. Sulphurdew
4. Sublime
5. Deityrant
E rieccoli, a pochi mesi di distanza dal primo capitolo di questa saga (Oro, ndr), gli Ufomammut, ora illuminati dal faro della distribuzione internazionale di Neurot. Opus Primum è proseguito con grande dignità in Opus Alter, continuazione logica di quel buono ma pesante intruglio di sludge, post-metal, doom e post-rock che da sempre contraddistingue la band. Sono sempre loro, fin dal primo momento, e nonostante alcune svolte prog che hanno un po’ annacquato gli ultimi dischi sono giunti a questa uscita più freschi che mai. Una pulizia maggiore, qui, che però non si accoppia con banalità e commercialità: gli Ufomammut tentano di rifinire il loro sound e il loro marchi di fabbrica, creando anche qualche riff che, pur divelto da forme che potremo definire radiofoniche, risulta comunque sgraziato e dissonante, come ai vecchi tempi. Ma poi sopraggiungono lo stoner della stupenda e ipergranitica “Oroboris” e il post-punk/noise sfrenato di “Stigma” e si capisce che la voglia di sperimentare, non certo in territori a loro nuovi ma con forme leggermente più up-to-date, non manca. Anche perché di momenti post-metal più classici à-la Isis, anche qui presenti, ne avevamo già sentiti parecchi.
“Sulphurdew” naviga in oceani più scuri, o meglio, oscuri, dividendo lo squallore quasi tenebroso, ma positivo, di certo doom à-la primi Candlemass, con la carica noise-elettrostatica metallizzata di Krallice e Dragged Into Sunlight. Volendo osare, anche Negative Plane e Kerasphorus.
Tentativi di rinnovamento a parte, la prosecuzione logica di Opus Primum è un po’ dovunque ed è forse questo ad appiattire il disco. Chiaramente l’effetto salvifico di averlo definito Oro, creando quindi l’effetto concatenamento che tanto piace ultimamente, dal punto di vista concettuale e discografico, è una buona trovata. E’ un disco corto, gutturale e concreto. Caratteristiche che possono fare a cazzotti l’una con l’altra, ma questi sono gli Ufomammut e tant’è.