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Archive for the ‘GENERE: Trip-Hop’ Category

ETICHETTA: Seahorse Recordings
GENERE: Dream-pop

TRACKLIST:
Prologo
Per Elisa
Angelo
Distant Places
Sogno Lucido
Candy
Martire
Animanera
Occhi
Epilogo
Animanera (Andelm Caminada remix)
Distant Places (Shuffle & Boost remix)

A volte ci si chiede se nelle retrovie della musica indipendente italiana (in questo caso, svizzera italiana) si celi qualche sorpresa, oltre al mare magnum di prodotti sorprendentemente uguali che una webzine riceve per recensirli. Settore Giada è un progetto che non può che lasciare basiti, in questo senso. Di una potenza comunicativa abnorme, in grado di stimolare a livello sensoriale un livello di interpretazione tutto suo, è come un fulmine a ciel sereno in un duemiladodici particolarmente vuoto, qui. Divagare in maniera così sana e stringente, nel senso buono del termine, tra le urgenze espressive tipiche del post-rock e il dream pop più esausto e meccanico, con i suoi momenti di sapida elettronica, non è cosa facile ma la perfezione anche mentale con cui questa band si avvicina a questa formula di impeccabile mescolanza di generi produce un risultato spettacolare. In una sorta di golosa emancipazione tutta svizzera dagli schemi precostituiti di generi che, comunque, nonostante qualche glorioso momento, si sono ultimamente involuti in qualcosa di  banalmente già sentito (non solo il post-rock, ma anche il trip-hop), Per Elisa diventa il disco perfetto per suggellare il fatto che pubblicare un album, di questi tempi, nonostante la facilità con cui è possibile produrlo, stamparlo e venderlo, rimane un’esperienza valida per pochi. L’importante è saperlo riconoscere.
Spettacolare.

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ETICHETTA: Open Production
GENERE: Trip-hop, alternative pop

TRACKLIST:
1. My Love
2. Told Be Truth
3. What If
4. Ask Me
5. Buffalos
6. Your Universe
7. Andy Shoes
8. Different
9. Wake Me Up
10. Please
11. One Eye, Two Eyes A Mouth

Abbiamo tantissime formazioni valide in Italia, all’estero forse non lo sanno, così come lo ignorano molti italiani. Sulle lunghe distanze prevedere dove e se queste band esploderanno guadagnando la meritata notorietà è difficile, ma un azzardo con gli Amycanbe il sottoscritto lo tenterebbe.
Mountain Whales è un disco di quelli che la qualità te la fa sorbire tutta, con calma, in quaranta distesissimi minuti che contano sull’attenzione, la pazienza e la qualità dell’ascoltatore, perché nonostante l’orecchiabilità e la semplicità strutturale del settanta percento dei brani, si tratta di un album veramente ben fatto, con uno spessore notevole e che cela dietro un velo di ingenuità apparente un grandissimo ed accuratissimo lavoro di songwriting. Lo attestano “Truth Be Told” e i suoi rimandi vagamente folk, le ballad pop più sdolcinate ma sempre di gran livello (“Different”, “Please”), e le perle più specificatamente dream-pop che vagheggiano verso lidi più internazionali (“One Eye Two Eyes A Mouth”, “Buffalos”). Prendendo band paragonabili anche perché circolano nello stesso ambiente e nello stesso periodo, occorre nominare i pavesi Emily Plays. Più in generale, il termine più adeguato a descrivere il sound della band è trip-hop: non solo quello degli storici Massive Attack e Portishead, ma anche quello più moderno, rivoluzionato con linguaggi più alternative all’italiana, come ricordano i Letherdive ma d’ora soprattutto lo ricorderanno gli Amycanbe.

Strumentalmente l’intero disco è perfetto, concepito come un blocco unico senza pause, senza eccessi, senza riempitivi. Ogni secondo vale la pena, così come ogni canzone racconta una storia a sé prescindendo da tutte le altre. Un monolite che difficilmente si può digerire, però, senza approfittare della sua integrità e della sua grande qualità. E poi, siamo sinceri, una cantante come la Armati dove altro la troviamo?
Mountain Whales è veramente stupendo, e ce ne ricorderemo per molto tempo. Se poi non lo faremo, speriamo ci sia chi ci costringerà a pentircene.

SITO UFFICIALE
PAGINA FACEBOOK

TOUR:
25.11.11 IL CIRCOLONE, Legnano (MI)
20.01.12 KALINKA CLUB, Carpi (MO)
21.01.12 CIRCOLO MONSANO, Ancona

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