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Archive for dicembre 2013

Articolo a cura di Andrea Marigo

ETICHETTA: Deathwish
GENERE: Post Hardcore

TRACKLIST:
1.Just Exist
2.To Write Content
3.Praise / Love
4.Anyone / Anything
5.DNA
6.Harbor
7.Kerosene
8.Blue Angel
9.Social Caterpillar
10.Non Fiction
11.Steps
12.IS Survived By

Voto 3.5/5

Aspettare gli album delle band che ascolti è interessante: non sai mai cosa aspettarti. Sicuramente cʼè chi spera di ritrovarsi tra le mani un disco che non cambi di una virgola quello che ti ascolti da due anni (due anni in media sono il tempo che scorre tra un album e lʼaltro), chi spera di sentire un cambiamento anche sostanziale ma positivo o chi spera nella via di mezzo tra le due opzioni.
La band californiana, arrivata al terzo album, rientra abbastanza nelle speranze della prima categoria sopracitata, il che può portare le altre due categorie a storcere il naso per , in questo caso, non sarebbe giusto. Questi fanno hardcore: cosa ti vuoi aspettare di nuovo da una band che fa hardcore ? Ma hardcore quello serio, molto anni ʼ90. Per cambiare non dovrebbero più cantare in scream e picchiare forte, il che darebbe come risultato una mezza porcheria come tante se ne sentono con conseguenti offese rivolte alla band in questione. Quindi, questo disco non cambia di molto quello che i 5 di Los Angeles fanno dal 2007, tranne per qualche vena melodica messa qua e la. Rimane sempre la voce di Bolm in scream sospesa a metà tra lʼ incazzato e il disperato, la batteria che legna e le chitarre in stile La Quiete, ma io direi che è giusto così e va bene così. Decisamente.

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Si chiama keEPon il nuovo lavoro dei The Rust And The Fury da oggi in free-download ed esclusiva su Rockit. Si tratta di un EP acustico di alcuni brani del primo lavoro, una cover e un brano live. La band di Perugia ha esordito il 24 Settembre 2012 con l’album May The Sun Hit Your Eyes (La Fame Dischi / Cura Domestica), album che ha subito raccolto consensi sia di pubblico e di critica e che ha portato la band ad affrontare un lungo tour per tutto il paese. Attualmente stanno lavorando al nuovo disco previsto per Marzo 2014.

ASCOLTA E SCARICA keEPon IL NUOVO EP DEI THE RUST AND THE FURY
http://www.rockit.it/therustandthefury/album/keepon/24353

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Recensione a cura di Claudio Milano

ETICHETTA: Universal
Voto: 7

TRACKLIST:
“Cripple and the Starfish” – Antony

”For Today I am a Boy” – Antony
“You are my Sister” – Antony e Franco Battiato
“Il Re del Mondo” – Franco Battiato
“Tutto l’Universo obbedisce all’Amore” – Franco Battiato
“As Tears go by” – Antony e Franco Battiato
“Crazy in Love” – Antony
“Salt Silver Oxygen” – Antony
“Del suo veloce Volo” – Antony e Franco Battiato
“Hope there’s Someone” – Antony
“La Realtà non esiste” – Franco Battiato e Alice
“I treni di Tozeur” – Franco Battiato e Alice
“La Cura” – Franco Battiato
“E ti vengo a cercare” – Franco Battiato
“Bandiera Bianca/Up Patriots to Arms” – Franco Battiato
“Inneres Auge” – Franco Battiato

La vostra strenna di Natale? Perché no?

Dell’incontro tra i due giganti della canzone colta si era discusso a lungo e non pochi erano stati i commenti contrastanti seguiti alle due date di Firenze e Verona che li hanno visti alternarsi ed in incontrarsi sullo stesso palco, con il prezioso contributo di Alice. Come spesso accade, è l’ascolto a posteriori che riesce a dare un quadro completo di quanto accaduto e per celebrare il tutto su disco è stata scelta la data all’Arena di Verona con il contributo della Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Rob Moose.

Ad aprire è Antony con la grandissima “Cripple and the Starfish”, resa sontuosa dal contributo orchestrale, nell’arrangiamento tra il Nyman romantico e Morricone. Distante dalle migliori rese del pezzo, ma piacevole, onestamente più nei vuoti che nei pieni. Encomiabile la resa dei fiati più che quella degli archi.

La distanza con la direzione e le orchestrazioni di Muhly in “The Crying Light” è comunque grande.

“For Today I am a Boy” vede Antony nei panni di jazz singer d’annata e con grandi risultati anche se con qualche eccesso di troppo.

Non ho mai amato “You Are My Sister”, ma devo dire che il ritornello cantato da Battiato con adeguata levità riesce a conferirle meno accenti “sopra le righe” rispetto al suo essere null’altro che una semplicissima pop song con una bella melodia, qualcosa che cerca di avvicinarsi alle migliori ballad dei Velvet Underground ma con un fare, appunto, populista. Qui risulta infatti sopra le righe l’Arturo Toscanini. Nonostante questo, la dimensione live e il carico emozionale che le vengono attribuite, dovuti all’idea di proporre “un evento”, la rendono apprezzabile.

E’ il turno di Battiato.

Va subito fatta una considerazione in merito alla sua resa, l’assoluta inappropriatezza del luogo ma anche qualche grossolano errore di valutazione negli arrangiamenti. Nessuna delle due cose riesce comunque a rendere meno che piacevole l’esito conclusivo. Sicuro, certa autocelebrazione che deriva dal “cesoiare” i brani al loro termine in maniera frettolosa, quasi non si vedesse l’ora di portare il brano a termine, infastidisce, tanto quanto l’incapacità di reggere il tuonare degli applausi, sapendo trovare l’adeguata dimensione interiore per rendere al meglio pezzi di grande lirismo come “La Cura” (avrei voluto sentirla dalla voce della signora Bissi), “E ti vengo a Cercare”, “Tutto L’Universo Obbedisce all’Amore”, che suonano un po’ spente, oltre che “poco presenti”, a tratti scolastiche, lontane da quel magico concerto a Baghdad del 1992 che rimane testamento massimo dal vivo per Battiato.

Si percepisce nel cantautore un senso di pensoso, misurato affanno, unito ad un ridurre i suoi brani ad “intrattenimento colto”, come se il suo interesse per certa materia musicale fosse ormai tramontato, come peraltro dichiarato nella conferenza stampa di presentazione del lavoro.

Meglio “Il Re del Mondo”, che sa emozionare lasciando dovuto spazio anche ai silenzi. Benissimo “Inneres Auge”, ultimo capolavoro dell’autore, che si fa forte di un testo schietto e tagliente, inutile dirlo, tanto attuale: “uno dice che male c’è a organizzare feste private con delle belle ragazze per allietare primari e servitori dello stato? Non ci siamo capiti e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?”, quanto poetico: “mi basta una sonata di Corelli perché mi meravigli del creato”, ma anche di una linea melodica e di un arrangiamento (unico tra i pezzi del maestro in questo live), assolutamente perfetto, in particolare per le chitarre di Davide Ferrario e Simon Tong, l’ostinato di pianoforte del M°Angelo Privitera, il solo del primo violino in conclusione.

“As Tears Go By”, primo duetto tra i due e omaggio degli Stones a Marianne Faithfull è adorabile, nonostante l’inglese “bizzarro” del maestro di Catania.

L’Arturo Toscanini trova equilibrio perfetto poi con le partiture di Antony, anche nel rileggere Beyoncé, realizzando quanto, questa oggi sia la soluzione musicale più vicina nel suo intimismo e la sua vocazione drammatica (quasi mai stucchevole), la migliore idea possibile di recital contemporaneo. La distanza tra l’autore e l’interprete inglese con Robbie Basho diviene sempre più grande, così come quella con Nina Simone (eccezion fatta che con la prima citata “For Today I am a Boy”).

La misura che differisce Antony e Battiato, a netto vantaggio del primo, è ben espressa in “Salt Silver Oxygen”, dove davvero si ha l’idea di una perfetto connubio tra linguaggio pop e colto con assoluta partecipazione emotiva e capacità di reggere la tensione emotiva di un’Arena quale quella di Verona. Basterebbe questo brano a consacrare Mr Hegarthy (non fosse bastato il bellissimo live dello scorso anno “Cut the World”, ma soprattutto per quel magnifico documento che è “Live at St. Olave’s Church” con la partecipazione dei Current 93) come il più grande interprete vocale dell’ultimo decennio assieme a Jonsi e a Tom Yorke.

“Del suo veloce volo” (primo elemento di contatto tra i due artisti in “Fleurs 2”) vede Antony e Battiato in un duetto indimenticabile. E’ difficile trovare qualcuno capace di affiancare con buoni esiti una voce come quella di Franco (benissimo Alice, bene Giuni Russo e Milva, di certo non Carmen Consoli o Fiorella Mannoia, trascurabilissimi Madonia e tanti altri). E’ necessario avere gran carattere vocale, doti tecniche non comuni e credibile passionalità per creare adeguato margine con il carattere distaccato e mistico, impreciso nell’esecuzione ma assai ricercato nell’emissione e nella poetica, del cantautore, compositore e regista nostrano (ora impegnato nella realizzazione di un film che di morte appunto parla e in maniera adeguatamente spirituale).

Si è nel cuore della performance.

Ancora Antony da solo (con i Johnsons sempre più un’ombra a cospetto del suo canto e delle scelte orchestrali) per un’eccezionale versione di “Hope there’s Someone”, emozionante quanto mai, con un crescendo vocale centrale a cappella che lascia senza fiato, coadiuvato dall’Arturo Toscanini in maniera minimale quanto efficace. Davvero da incorniciare.

Ed impagabile davvero il tributo con Alice allo scomparso Claudio Rocchi in “La realtà non Esiste”, probabilmente migliore momento dell’intera raccolta, con la voce emozionata di Battiato, l’ispirato carattere della Bissi a manifestare davvero questa interpretazione come una delle migliori del loro antico sodalizio. Ottimo arrangiamento oltremodo, anche se discutibile il contributo ritmico finale (era proprio necessario?) di Giordano Colombo, lungo l’intera durata del disco nelle canzoni del solo Battiato. Si tratta oggettivamente di un suonare “vecchio” e a tratti persino fastidioso nel suo essere così ostinatamente “d’accompagnamento e ’80”, tanto nei suoni che nelle scansioni.

Grandissima anche “I Treni di Tozeur” con Alice che chiude il pezzo su registro da mezzosoprano, come nella bellissima sua versione di “Oceano di Silenzio” su “God is my Dj”, riscattando in buona misura l’impressione di un eccesso di nasalizzazione nel suo cantare oggi, ricevuta dal suo ultimo “Samsara”.

In conclusione, avrei sentito volentieri qualcosa di più con Alice, che si conferma nell’Empireo delle massime e più eclettiche interpreti italiane (più che autrice), dalla musica classica e liturgica, alla canzone colta, al cantautorato, alla musica leggera; ci sono momenti di grande emozione alternati ad altri spenti e a qualcuno che deborda senza però arrecare particolari danni. Da celebrare su tutti l’Arturo Toscanini, bene Antony, Battiato quasi esclusivamente nei duetti. Affidandosi ai momenti migliori però che potrei ridurre ad almeno 6, direi che si tratta di un documento più che riuscito e senza dubbio gradevole, che la nostra memoria premierà più per i suoi picchi che per le sue debolezze.

Ne trarrà vantaggio Battiato nel farsi conoscere in terra d’Albione, Antony nel raggiungere anche in Italia il ruolo di popstar dopo la performance sanremese non certo da urlo.

Peccato per il nostro contralto pop più nobile, qui coinvolto, la cui versione di “Il Vento caldo dell’Estate”, tra i momenti migliori della serata, per chissà quali scelte discografiche, non figura in scaletta. Mistero …

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I concerti di dicembre

01/12/2013 – MIMES OF WINE @ PANIC JAZZ CLUB, Marostica (VI)
01/12/2013 – MARTA SUI TUBI @ ESTRAGON, Bologna
01/12/2013 – JOAN OF ARC @ FREAKOUT CLUB, Bologna
03/12/2013 – THE LUMINEERS @ ESTRAGON, Bologna
04/12/2013 – IMAGINE DRAGONS @ GRAN TEATRO GEOX, Padova
04/12/2013 – JARBOE @ FREAKOUT CLUB, Bologna
04/12/2013 – THE SLEEPING TREE @ LA MELA DI NEWTON, Padova
05/12/2013 – VOODOO GLOW SKULLS @ FREAKOUT CLUB, Bologna
05/12/2013 – LUDOVICO EINAUDI @ POLITEAMA ROSSETTI, Trieste
06/12/2013 – JULES NOT JUDE @ SPAZIO MAVV, Vittorio Veneto (TV)
06/12/2013 – CYBERPUNKERS @ CIRCOLO MAGNOLIA, Milano
06/12/2013 – DISQUIETED BY e BORDER BASTARD @ TETRIS, Trieste
06/12/2013 – CALIBRO 35 @ LOCOMOTIV CLUB, Bologna
06/12/2013 – VILLAGERS @ COVO CLUB, Bologna
07/12/2013 – GIUDA e FAZ WALTZ @ COVO CLUB, Bologna
07/12/2013 – BIFFY CLYRO @ ESTRAGON, Bologna
07/12/2013 – WELCOME COFFEE e GRETA MOISE’ @ TETRIS, Trieste
10/12/2013 – SALUTI DA SATURNO @ LOCOMOTIV CLUB, Bologna
11/12/2013 – SALSAPARILLA @ LA MELA DI NEWTON, Padova
13/12/2013 – CHEWINGUM e BOOMERANGS @ TETRIS, Trieste
13/12/2013 – I CANI @ ESTRAGON, Bologna
13/12/2013 – THE CHAMELEONS @ COVO CLUB, Bologna
13/12/2013 – LOS MASSADORES e RUGGERO DE I TIMIDI @ NEW AGE CLUB, Roncade (TV)
14/12/2013 – MASSIMO VOLUME @ ESTRAGON, Bologna
14/12/2013 – EDWINA  & DEKO e GALEB & THE SEAGULL @ TETRIS, Trieste
14/12/2013 – ALBERT HAMMOND JR @ COVO CLUB, Bologna
14/12/2013 – CLEO T @ LA MELA DI NEWTON, Padova
14/12/2013 – WE ARE NOT AFRAID @ BOUNTY, Thiene (VI)
14/12/2013 – INDIGESTI @ FREAKOUT CLUB, Bologna
18/12/2013 – IOSHI @ ROUND MIDNIGHT, Trieste
20/12/2013 – MELLOW MOOD @ MAME CLUB, Padova
20/12/2013 – GLI ILLUMINATI e CHOW @ COVO CLUB, Bologna
21/12/2013 – NUMERO6 @ LA MELA DI NEWTON, Padova
21/12/2013 – HIS CLANCYNESS @ VINILE, Rosà (VI)
21/12/2013 – FAST ANIMALS AND SLOW KIDS @ STUDIO 2, Vigonovo (VE)
22/12/2013 – ZEUS! @ TETRIS, Trieste
26/12/2013 – AUCAN @ YOURBAN MUSIC CLUB, Thiene (VI)
29/12/2013 – THE BLUEBEATERS @ FESTA DEL PANIN ONTO, Torri di Quartesolo (VI)

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