ETICHETTA: Liquido Records
GENERE: Rock
Chi l’ha detto che l’hard rock e il cantautorato con voce femminile non si possono fondere con il prog anni settanta e il dream-pop? La dimostrazione della possibilità di dare palese concretizzazione a questo dolce fenomeno del metissage in musica sta nel disco di cui stiamo parlando. Nei momenti più alti alcuni pesanti chitarroni, che tra l’altro stritolano la voce con un effetto quasi verdeniano, strizzano l’occhio a Led Zeppelin e Cream, in quelli più accecati si scende verso le nuove leve del noise e della cantautorale italica, con alcuni momenti di simil-imitazione che comunque si rivitalizzano sempre grazie alla bellissima voce di Nicoletta.
E’ facile capire perché un disco così non potrà riempire le nostre frequenze radio, viste le strutture non sempre simmetiche o coerenti dei brani, per questo ulteriormente caratteristici e personali, con alcuni surplus di vitalità che si sterilizzano subito nella calma di certe chitarre pulite che si fanno assolutamente adorare per una scelta perfetta di suoni limpidissimi e, in sintesi, sempre azzeccati.
Ci fa piacere pensarlo così, questo “folle volo”, come un tentativo sbilenco di mantenersi in equilibrio tra tanti ingredienti che si respingono a vicenda: riuscendoci.
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