Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘ARTISTA: Avril Lavigne’ Category

Recensione a cura di Alessia Radovic

Assago, ore 21.25 circa. Davanti a me tre bambine con la stessa maglietta e mamma al seguito iniziano ad urlare perché Avril Lavigne è salita sul palco.
S’inizia con l’esecuzione di Black Star, intro dell’ultimo album. Se non ne sapessi la reale età sarei portata a pensare di assistere ad un concerto di una sedicenne, massimo.
Si continua sull’onda di “Goodbye Lullaby” con What The Hell (che mi ricorda tanto Girlfriend) e Smile, il pubblico salta e canta felice, io sono un po’ delusa.
La Lavigne non è mai stata considerata più che una wannabe punk ma io l’ho sempre difesa perché mi piace (o piaceva?) e i primi due cd, Let Go del 2002 e Under my skin del 2004 sono tra i miei preferiti e li ascolto ancora molto volentieri, forse perché a suo tempo ero adolescente e alcuni pezzi mi fanno venire in mente dei bei ricordi.
Tornando al concerto, per fortuna la situazione si è ripresa con Sk8er Boys, finalmente qualche vecchio pezzo, seguono He wasn’t, I always get what I want e Alice.
Arriva il momento della cover, che onestamente in un concerto così corto poteva anche essere evitata, le canzoni ci sono, perché sprecare il tempo con un tributo seppur ai bravissimi Coldplay? Una buona percentuale dei fans nemmeno saprà chi siano probabilmente.
Arriva il momento lacrimuccia con When you’re gone che fa commuovere anche me, più che altro per la presenza della mia dolce metà che vive lontano e quindi mi manca molto quando non c’è, esattamente come dice il testo della canzone. Altro nuovo pezzo, Wish you were here, io mi aspettavo un pezzo spettacolare, insomma da fare concorrenza a quello dei Pink Floyd, invece niente. Sono delusa anche di questo, manca qualcosa.
Altro ritorno al passato con Nobody’s Home, mi sembrava poca gente cantasse. C’è davvero qualcuno che preferisce gli album nuovi?
Momento strumentale dell’ottima band di supporto che fa sussultare lo zoccolo duro di vecchia data con Unwanted, Freak out e Losing Grip, quasi quasi il migliore momento della serata.
Ritorna Avril sul palco e ci fa scatenare con Girlfriend, il testo è simpatico, è giusto immedesimarsi, in fondo è un’esperienza che abbiamo vissuto tutti.
Nota dolente, altra cover, perché? Airplanes di B.o.B a cui segue il momento clou, ovvero My Happy Ending, c’è poco da fare per me è la numero uno (tra i singoli) di Avril. Il momento nostalgico ancora non si perde grazie a Don’t tell me e I’m with you.
Il concerto finisce… per finta.
Si ritorna sul palco con I love you, Hot e il successo planetario di Complicated.
Questa volta è davvero finita, la gente è incredula, è durato solo un’ora e dieci, io lo sapevo già perché c’ero già stata.
I concerti della Lavigne sono così, ci vai, te lo godi, ti diverti, canti ma sai che durerà poco e devi andarci consapevolmente se no ne rimarrai deluso.
Non posso dire che consiglierei di andarci ad un non-fan, non capirebbe, non apprezzerebbe, riderebbe di chi piange su alcune canzoni. Ma questo è l’effetto che fa un’artista che segui da tanti anni e con cui sei crescuta, ti rimarrà sempre nel cuore.
Forse Avril tra 3 anni farà un altro disco, forse sarà bello, forse sarà tremendo e non so se andrò ancora a vederla dal vivo.
Poi ripenserò all’emozione che provo quando sento My Happy Ending dal vivo e deciderò di ritornare.

Scaletta:
Black Star
What the Hell
Smile
Sk8er Boi
He Wasn’t
I Always Get What I Want
Alice
Fix You (Coldplay cover)
When You’re Gone
Wish You Were Here
Nobody’s Home
Unwanted/ Freak Out / Losing Grip (Medley instrumental)
Girlfriend
Airplanes (B.O.B. cover)
My Happy Ending
Don’t Tell Me
I’m With You
Encore:
I Love You
Hot
Complicated

Read Full Post »