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Archive for the ‘ARTISTA: La Madonna di MezzaStrada’ Category

Recensione a cura di Carla Imperatore

ETICHETTA: Autoproduzione
GENERE: Canzone d’autore

Copertina LEBENSWELT

Cantare in italiano, si sa, può essere utile nel nostro paese per una band emergente che così riesce subito a farsi intendere e arrivare al proprio pubblico in maniera diretta, ma risulta anche una lingua difficile. Cadere negli scivoloni della banalità è un pericolo sempre dietro l’angolo e cimentarsi non è mai semplice. In Italia infatti, attualmente, scarseggiano le band che cantano in italiano che ci sanno fare davvero con i testi. Spesso assistiamo a un miscuglio di cose già dette, già sentite e spesso ripetute anche male.

Ci fa quindi piacere potervi segnalare un gruppo che ha da poco pubblicato una seconda opera con testi in italiano di tutto rispetto. E non sono solo i testi a colpire. Loro sono La Madonna di Mezzastrada e vengono da Perugia. Sono nati nel 2008 come duo acustico, dall’incontro del chitarrista e cantante e autore dei testi Fabio Ripanucci (San Benedetto del Tronto) e del chitarrista Luigi Del Bello (Ascoli Piceno) . Nel 2009 il progetto si allarga al bassista Fabrizio De Angelis (Ascoli Piceno) e al batterista Simone Sensoni (Piansano – Viterbo) che verrà in seguito sostituito dal batterista attuale Michele Turco. Nel 2012 anche il chitarrista Lugi Del Bello abbandona il progetto. Il periodo di pausa che ne segue da spazio alla maturazione di nuove idee che prendono forma con l’ingresso di Damun Miri Lavasani (Perugia) al piano e al synt e Luca Papalini (Perugia) al violino. La conseguenza è un radicale cambio di sound che li porta a esordire nel 2012 con il primo album CANTICHE.

Il 13 Marzo 2014 esce invece “LEBENSWELT (il mondo della vita)”, il secondo disco de La Madonna di MezzaStrada. Il disco è stato anticipato dal brano “Tunisia” che è stato inserito nella seconda compilation dell’etichetta indipendente La Fame Dischi, uscita il 14 Febbraio 2014. Compilation legata al concorso “Le canzoni migliori le aiuta La Fame – SECONDA EDIZIONE”, concorso a cui La Madonna ha partecipato classificandosi fra i primi 30 gruppi (per l’esattezza al 24°posto su oltre 130 band partecipanti).

Quello che colpisce di questa band è l’approccio quasi punk ed il suo sound ben impastato che colpisce al primo ascolto. Il disco apre con la bellissima “Il mondo della vita” che è una perfetta sintesi della direzione che a mio avviso deve prendere questa band: giri di chitarra tirati, basso a palla e fiumi di parole ben sostenute dal cantante Fabio Ripanucci. Dicevamo dei testi, qui ormai fondamentali. Le tematiche sono le più disparate e le più disperate se vogliamo. L’insoddisfazione di questi tempi sono descritti quasi alla perfezione in quello che alla fine di tutto riesce ad essere un disco molto convincente. Consigliatissimo!

TRACKLIST
1 Il mondo della vita // 2 Io // 3 Le vite degli altri // 4 Mosche // 5 Nostalgia // 6 Vietato pensare // 7 Piccoli drammi // 8 Tunisia // 9 Regione

CREDITS
Fabio Ripanucci: Chitarra e voce (1,2,3,4,5,6,7,8,9), piano (4), ukulele (2, 3)
Fabrizio De Angelis: Basso (1,2,3,4,5,6,7,8,9)
Damun Miri Lavasani: Piano e synth, cori (1,2,3,4,5,6,7,8,9)
Luca Papalini: Violino (1,2,3,4,5,6,7,8,9)
Elis Tremamunno: Violino (5,7,8)
Franco Pellicani: Batteria (1,2,3,4,5,6,7,8,9)

Registrato da Daniele Rotella e Francesco Federici presso gli studi di “Cura domestica” all’Ostello della Musica Mario Spagnoli di Perugia. Missaggio a cura di Franco Pellicani. Mastering effettuato agli Skylab Studios Recording di Giorgio Speranza. Art Work by AN DEGRIDA

LINK
http://facebook.com/LaMadonnadiMezzaStrada
http://lamadonnadimezzastrada.bandcamp.com/
https://soundcloud.com/lamadonnadimezzastrada

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Intervista a cura della nuova collaboratrice Laura Piombi

Il 13 Marzo 2014 esce il loro nuovo disco “LEBENSWELT (il mondo della vita)”. Un disco della band perugina (o quasi) La Madonna di MezzaStrada, un disco che si preannuncia essere un album molto interessante.

-Siete una band pura o il progetto si sviluppa più attorno ad un’unica persona (quella che scrive le canzoni per intenderci)?

Il progetto era nato come duo acustico poi la svolta elettrica, due chitarre basso e batteria, poteva considerarsi una band pura. Tuttavia le canzoni sono state scritte da me (Fabio Ripanucci) musica e testi, l’arrangiamento poi era farina del sacco di Luigi Del Bello (chitarra solista), Fabrizio De Angelis ( basso) e Simone Sensoni (batteria). Il primo disco, “CANTICHE”, poteva considerarsi il disco di una vera e propria band. Poi però La Madonna di MezzaStrada fu completamente rivisitata.

Potrei quasi dire alla Flaubert che: “La Madonna di MezzaStrada c’est moi”. Ma senza le scelte stilistiche degli altri che godono di piena libertà negli arrangiamenti, non sarei La Madonna di MezzaStrada. Suono con amici/musicisti che oltre al sostegno tecnico dell’esecutore danno anche il sostegno umano dell’amicizia e della condivisione di una passione così forte come la musica.
-Da quanto tempo suonate insieme? Quando avete debuttato?

Io e Fabrizio suoniamo insieme dal 2008. Poi nel gruppo sono entrati a fa parte Damun Miri Lavasani (tastiere e sint), Luca Papalini (violino) e Michele Turco (batteria). Il primo concerto fu nel 2008 con la vecchia formazione, eravamo un quartetto. Poi per un periodo un trio che ci permetteva di suonare anche in piccoli locali, poi di nuovo un quartetto e infine e definitivamente un quintetto con tutte le difficoltà di trovare serate.

-Cosa fate nella vita a parte suonare?

Io sono laureato in filosofia e faccio l’istruttore di nuoto principalmente, per arrotondare il cameriere; Fabrizio è grafico ma al momento è senza lavoro; Damun è prossimo alla laurea in medicina ma anche lui senza lavoro; Luca da questo punto di vista è il più fortunato ha un lavoro con un vero contratto di lavoro ed è un tecnico dell’enel, quelli con la tutta blu e le righe arancioni; Michele è il più anziano del gruppo e purtroppo anche lui dopo vent’anni ha perso il lavoro. E’ proprio una pessima congiuntura storica da questo punto di vista, fortuna la musica.

-Cosa vi aspettate da questo secondo album?

Siamo soddisfatti di come è uscito il disco, era proprio quello che volevamo. Speriamo che ci dia più visibilità e che ci permetta di suonare in giro per l’Italia il più possibile. Ma questo è l’effetto traversale. In realtà le dinamiche che danno vita ad un qualsiasi progetto artistico sono più complesse e così anche più complesse sono le speranze che nutre. Sarei un idiota se dicessi di fare dischi solo per poter suonare in giro. C’è molto di più in gioco. LEBENSWELT (il mondo della vita) è la mia interpretazione del reale nel quale ci sono io stesso con tutto il mio essere; è insieme “io” “il mondo” e “la vita” in forma musicale.

-A chi vi ispirate?

A nessuno in particolare o almeno in maniera diretta. Sicuramente c’è da dire che l’influenza della musica che ascoltiamo gioca un ruolo di rilievo nel momento compositivo. Però penso che il limite di un artista sia proprio quello di cercare un punto di somiglianza con l’arte di un altro artista che apprezza, o anche cercare di collocarsi all’interno di un genere preciso. Io sono molto più soddisfatto quando il brano nato non riesce a farsi capire; somiglia a tizio, sembra caio… No! Sembra solo La Madonna di MezzaStrada.

Come ho detto le influeze però ci sono, siamo musicisti e amiamo la musica, ne ascoltiamo tanta, ed è normale che quello che ascoltiamo riemerga trasfigurato nel momento compositivo; così come quello che leggo riemerge poi nei testi. La letteratura mondiale e la filosofia occidentale appaiono continuamente nei miei testi, a partire dal nome dell’album.

-Voi vi siete autoprodotti giusto? C’è un’etichetta in particolare con cui vi piacerebbe collaborare?

Si ci siamo autoprodotti. Non ne conosco molte di etichette è un vero e proprio calderone attualmente quello della discografia. Ce ne sono talmente tante che viene difficile individuarne di interessanti. Attualmente stiamo collaborando con La Fame Dischi del nostro amico Michele Maraglino che ci da una mano con la promozione… Poi in futuro si vedrà.

– Cosa pensate dell’attuale scena indipendente italiana? Quali gruppi italiani vi piacciono?

Tanta musica, troppa musica per un paese così piccolo. Molte proposte interessanti, ma anche tante cose inutili. Noi siamo affezzionati ai gruppi storici italiani come Marlene Kuntz, Afterhours, Massimo Volume, Diaframma. Ma oltre ai “big” ci sono interessanti artisiti che stimolano.

– Dove possiamo vedervi live?

Attualmente stiamo cercando diverse date nel centro Italia ma non ho l’ufficialità. Prossimamente faremo un breve live acustico al bar Chupito di Perugia il 16 marzo all’interno di una rassegna organizzata da La Fame Dischi per festeggiare l’uscita della seconda compilatione “Le canzoni migliori le aiuta la fame vol. 2°”.

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