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Archive for the ‘ETICHETTA: Reprise’ Category

ETICHETTA: Reprise Records
GENERE: Sludge metal, prog metal, alternative metal

TRACKLIST:
1. Black Tongue
2. Curl Of The Burl
3. Blasteroid
4. Stargasm
5. Octopus Has No Friends
6. All The Heavy Lifting
7. The Hunter
8. Dry Bone Valley
9. Thickening
10. Creature Lives
11. Spectrelight
12. Bedazzled Fingernails
13. The Sparrow

The Hunter è l’opera della svolta per i Mastodon, dopo una carriera di alti e bassi che li ha comunque sempre mantenuti sulla giusta rotta di un prog metal originale e suonato veramente “con le palle”. Al di là di una straordinaria capacità tecnica e della loro specializzazione in un songwriting allucinato che coniuga sludge e alternative metal d’alta scuola, da Blood Mountain la band ha comunque messo in campo una certa vena melodica, mai più esentandosi da singoli che potessero calamitare l’attenzione anche dei metallarini più inetti. I quindicenni fan dei Metallica del post-Black album, per capirci. In questo nuovo lavoro le derive più prog di Crack The Skye sfuggono verso una composizione più raffinata ma delle parti di Remission e Leviathan, con un sound quindi più potente e levigato; “Spectrelight”, con Scott Kelly guest star alla voce, è sostanzialmente il tuffo nel passato più evidente ed elegante, ma anche “All The Heavy Lifting” è molto interessante in questo senso. Il singolo “Curl Of The Burl” invece è più “attuale”, nel senso che si gonfia di quei ghirigori più complessi che hanno fatto dei Mastodon una band veramente barocca in certi passaggi: di nuovo lo vediamo in “Stargasm” e “Black Tongue”, più epiche e trionfali della media del disco, connesse magari a certi momenti radio friendly contenuti nei due dischi immediatamente precedenti.
A dare coesione al tutto sono come sempre i fantastici intrecci delle chitarre, il drumming sfrenato di Brann Dailor (uno dei migliori sulla piazza nell’ultimo decennio) e l’utilizzo di più voci giusto per trovare la maniera migliore di cantare ogni singolo passaggio. Una pecca del disco? Non tanto la radiofonicità, ma l’esagerazione troppo poco impulsiva di certi brani, dove fill, cambi di tempo e riffing sono lasciati ad uno studio veramente eccessivo che li porta fuori dallo sludge metal che tanto si vantano da fare. Ecco dove la coerenza viene a mancare. “Bedazzled Fingernails” e “The Sparrow” sono pezzi più tranquilli, forse la previsione di quello che ci proporranno in futuro, e forse anche questo può contribuire ad innalzare la buona percezione di un disco caotico e poco sensato, anche se lascia filtrare come sempre le grandissime abilità compositive dei ragazzotti di Atlanta. Sempre schizzati, fortunatamente ancora lontani dal prepensionamento.

DATE ITALIANE:
26 GENNAIO 2011, XTRA Milano

FAN CLUB ITALIANO
SITO UFFICIALE 

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