Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘GENERE: Orientalfunky’ Category

IN BREVE è una rubrica a cura del nostro recensore misterioso A.B., recensore aforistico.
Oggi vi parla di un disco proveniente dal medio Oriente: Salim Ghazi Saeedi, con il suo disco Iconophonic.
Articolo inizialmente pubblicato su GOOD TIMES BAD TIMES

ETICHETTA: Autoproduzione
GENERE: Orientalfunky, psichedelia

TRACKLIST
1. Composer’s Laughter
2. A Satire On Hell
3. And My Heart Aches Like 100 Aching Hearts
4. Asiyeh
5. The Songful Song Of Songbirds
6. Transcend Ecstasy With Ecstasy
7. Don’t You See The Cheerful Rainbow
8. Music Is A Haram
9. Dance In Solitude
10. Eternal Melancholy Of Loving Women
11. Give My Childhood Back
12. Breast-Milk
13. I Am Beautiful, Are You Beautiful?

RECENSIONE:
Opera d’esordio per il compositore iraniano Salim Ghazi Saeedi.

Prima di ascoltarlo ero pregiudizievole, pensavo alla solita incasinatissima musica mediorientale.
Però, dopo pochi istanti dall’inizio, una risata demoniaca mi fa quasi fare capolino dalla seggiola; incalzare d’archi, accompagnati da un pianoforte semplice quanto efficace; entro subito nella sua dimensione.
I primi tre brani scorrono via velocemente con maestosi arrangiamenti orchestrali sempre guidati da un ensemble d’archi morbido e dinamico che resterà sempre costante fino alla fine.
E proprio quando credevo già di aver capito l’impronta stilistica, una chitarra orientalfunky cancella di nuovo le mie conclusioni troppo affrettate. Dalla quarta traccia infatti, tutto si sconvolge.
Arrangiamenti ritmici d’n’b, chitarre psichedeliche e chi più ne ha più ne metta.

Gli ultimi quattro brani ritornano dolcemente all’origine con dolci e melanconici inserti di
pianoforte sulla solita coinvolgente orchestrazione.

Un buon disco, arrangiato magistralmente, forse anche troppo; spesso infatti i contenuti globali effettivi si perdono. Minimalista e psichedelico con influenze classiche. Pecca solamente di un insufficiente originalità; infatti se l’avessi ascoltato senza sapere l’autore, probabilmente avrei detto: carino il nuovo disco di Clint Mansell!

Read Full Post »