Il primo numero di PEN MOVES, la nuova rubrica di The Webzine che dà la parola agli artisti che dicono la loro sui loro testi e la loro produzione, parte all’arrembaggio con MEZZAFEMMINA.
Le tracce del disco Storie a Bassa Audience, che avevamo recensito qui, sono state spiegate per noi dall’autore in persona.
L’album, traccia per traccia, raccontato da Mezzafemmina
Articolo 1
La storia amara e surreale di Casale Monferrato e della sua fabbrica Ethernit, raccontate dal punto di vista di un ragazzo che cerca disperatamente di far finta di nulla ma alla fine deve rassegnarsi anche lui “alla grottesca assuefazione di incontrarci puntualmente all’ennesimo funerale”
Le prigioni del 2000
La storia di un ragazzo che subisce la spersonalizzazione dei centri commerciali e vuole urlare al mondo la sua condizione di precarietà, consapevole di “meritare di più”
Insanity show
La storia di una società, della società occidentale che ci riempie di benessere ma ci rende tutti ugualmente vulnerabili alla patologia, in una sorta di tragicomica democrazia.
I pinguini si comprano il cappotto
La storia del mio amore per Torino e per il Sud, raccontate attraverso le metafore del freddo e del caldo
Giochi da grandi
La storia di Walter, un pedofilo che si rende conto di aver bisogno di aiuto ma altrettanto consapevole che “la società pensa soltanto a reprimere”.
Iside
La storia di Iside, una ragazza che racconta le violenze subite in famiglia ma anche la sua decisione di mettere fine a quel circolo vizioso, a quell’ “orrore mentre la famiglia era in festa”.
Brace
La storia di un’illusione, di un attimo inaspettato, di un’estate di irrazionalità, vissuta clandestinamente tra onde e sabbia.
Sorrisi e balle varie
La storia di una società che ha perso il valore della fatica e si culla su una comodità e su una condizione di benessere generale che “rende l’uomo più innocuo e sterile”