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Archive for the ‘ETICHETTA: Pompeii’ Category

ETICHETTA: Pompeii
GENERE: Pop, folk

TRACKLIST:
1. A Candle’s Fire
2. Santa Fe
3. East Harlem
4. Goshen
5. Payne’s Bay
6. The Rip Tide
7. Vagabond
8. The Peacock
9. Port of Call

Dalla capitale del Libano sempre buone notizie: anche il terzo disco avrà il suo posto nell’olimpo dell’indie. Il suono tipicamente pop folk della formazione capeggiata da Zachary Francis Condon, dopo tre dischi in cui la parabola evolutiva sembrava destinata a crescere incontrastata, segna la prima vera battuta d’arresto, anestetizzando le derive sperimentali per fare un passo indietro e scandagliare più in profondità quelle interessanti mescolanze tra pop scandinavo e folk balcanico che già avevamo conosciuto soprattutto nel secondo lavoro, The Flying Club Cup. Questo lo rende, a suo modo, una nuova chicca nel panorama pop del duemilaundici, giacché pochi dischi possono vantare una qualità compositiva analoga.
Nel dettaglio l’album si fregia della dolcezza acustica (“Goshen”), di un’elettronica melodica, blanda ma ben strutturata (“Santa Fe”) e delle più dirette sonorità Beirut che riconosciamo dal primo ascolto (“A Candle’s Fire”, “The Peacock”, “Port of Call”). Tutto sommato si riconosce nei nove brani di The Rip Tide una certa maturità nel costruire musica pop, dove la melodia serve anche ad accattivare il nuovo pubblico (forse per la prima volta nella loro discografia). Crescendo e climax molto acuti sembrano quasi sempre mancare, ma le dinamiche e il mix di suoni utilizzato rendono giustizia ad ogni singolo secondo del disco, contribuendo alla varietà dei brani (le sonorità comunque facilmente accostabili tra loro di “East Harlem” e “Vagabond” vengono omogeneizzate proprio dal sound scelto per i vari strumenti). Ad essere pignoli un minimo di innovazione in più si poteva anche richiedere da uno come Condon, però gli si giustifica tutto: dopotutto sono i Beirut e nel 2011 è uscito poco di meglio.

Ottimo tentativo di rimanere in piedi. Tentativo perfettamente riuscito.

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