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Archive for the ‘ARTISTA: Deadpeach’ Category

Con questo numero inauguriamo la nuova rubrica di interviste A PLEASANT TALK WITH.
Apertura affidata ai Deadpeach. Buona lettura.

Ciao Deadpeach. Il vostro progetto è molto interessante e, se mi permettete, arriva in un periodo in cui stoner e generi analoghi stanno ritrovando un certo pubblico, soprattutto per i concerti. Come vedete la cosa? Immagino che questo non abbia avuto un ruolo determinante nel definire il vostro genere, ma chi lo sa! A voi la parola
Ciao il nostro genere si è definito da solo nel tempo tanto è che oggi suoniamo sempre piu’ come i Deadpeach :), il pubblico rimane sempre un pubblico ‘di genere’, inoltre quello che viene definito stoner comprende generi abbastanza differenti che vanno dalla psichedelia piu’ o meno pesante al doom passando anche per cose piu melodiche. Noi preferiamo definirci ‘psychedelic fuzz rock’ .

Il disco si chiama semplicemente 2. Come i Led Zeppelin, come Le Vibrazioni. Band che non hanno molto a che fare con voi. Come mai questa scelta? La mia analisi probabilmente sarebbe riduttiva senza il vostro apporto
2 perchè è  il nostro secondo ‘full length’ e volevamo dare un titolo che non fosse né in lingua inglese né in italiano. Quindi abbiamo pensato a 2.

Nebula, Kyuss e progressive italiano. Di questo parlate quando vi chiedono a chi assomigliate. Se dovessimo approfondire ulteriormente la rosa delle vostre influenze, dove dovremo andare a parare?
In realta siamo stati paragonati ai gruppi da te citati, non l’abbiamo detto noi. Come gruppi che possono averci influenzato potresti partire da gruppi come Blue Cheer, passando per i Loop e gli Spaceman Tree, arrivare ai The Heads, poi tornare a I Teoremi; prendere Beatles’ e The Who, mischiarli ai Diaframma, ascoltare i May Blitz ed andare a comprare un disco dei Meat Puppets più o meno.

Gurdjieff e Ouspesky. Nomi grossi! Come li avete scoperti e perché avete deciso di utilizzarli per la vostra musica?
Sono letture che se riesci ad approfondire ti fanno guardare alle cose in modo differente, oppure sono letture che puoi liquidare dopo poche pagine in: ‘queste cose non mi interessano’ o  ‘ma che cosa stanno dicendo”. Su di noi hanno fatto presa come il cemento rapido.

2 è stato registrato con strumenti analogici e vintage, anche questa una scelta coraggiosa, ma vincente. Alla fine c’è ancora gente che, come me, pensa che le registrazioni digitali non valgono niente rispetto a questo tipo di registrazione!
Per la strumentazione la cosa e stata abbastanza normale in quanto anche dal vivo usiamo strumenti abbastanza datati ed effetti del passato. Per lo studio dov’era possibile abbiamo scelto la via analogica. Dove non era possibile c’era sembre un bel Mac ad aspettarci. Il digitale non ha preso il posto dell’analogico perchè migliore di esso, ma solo perchè piu’ pratico e meno costoso nelle manutenzioni.

Il live dei Deadpeach: io me lo immagino potente, graffiante, fuzzettone. Voi come lo descrivereste?
Si gli aggettivi da te usati vanno bene,ma in poche parole potrei dirti ‘volume over talent’

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