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Archive for the ‘ETICHETTA: Hertz Brigade Records’ Category

ETICHETTA: Hertz Brigade Records
GENERE: Hard rock
LINK PER L’ASCOLTO: http://www.myspace.com/baroquetorino

TRACKLIST:
1. Cardiopasto
2. La Festa dell’Alloro
3. Karatechismo
4. Parlapetalo
5. Mio Fratello Si Droga
6. For You
7. Il Camaleonte
8. Il Pesce
9. Gli Avvoltoi Hanno Fame
10. Scherzo N°2 In Mi Minore
11. L’Antipatico
12. Soup De La Maison

RECENSIONE:
Baroque. Un nome abbastanza azzeccato, perché questa musica si può anche considerare barocca se consideriamo il loro gusto per il passato, con alcuni vezzi che effettivamente si concludono in un sound molto sporco che ricorda ancora più da vicino gli anni settanta e ottanta, soprattutto i periodi che hanno precorso e formato la cultura glam rock. In altri momenti ricordano anche i Queen del periodo hard rock, i dischi meno conosciuti, quelli più belli da un punto di vista compositivo, e che qui vengono ripresi nei loro aspetti migliori (anche senza i tecnicismi che invece hanno reso celebri gli inglesi), pur senza la caratterizzazione della voce di Freddy Mercury che non si può minimamente paragonare.
Su tutto il songwriting e il lavoro di stesura dei testi, dando ottima caratura letteraria ad un lavoro che comunque punta tanto più sulla composizione delle musiche che sulle parole. Almeno questa è l’impressione che da. Il suo hard rock rivestito di brillante pop italico ci rammenta che non c’è solo l’alternative rock modaiolo in Italia negli ultimi anni, ma le nostre radici rockettare/prog che sono state sempre troppo poco svelate, e troppo poco approfondite, nei nostri pochi decenni di cultura musicale influenzata dall’America e da oltremanica, in casi come questi (e per fortuna) tendono a risbucare. Ascoltare allora “Mio Fratello Si Droga”, “L’Antipatico” e “Parlapetalo”..
Per Rocq possiamo aggiungere poco altro: un disco che non gioca le sue carte migliori in quanto a originalità ma non perde comunque tempo nel ricavarsi un ruolo di tutto rispetto all’interno del panorama italiota, con tantissime scelte metriche di chitarra e pianoforte che riescono a subissare ogni cenno di banalità con l’ottimo apporto di strutture compositive personali e che tolgono ogni dubbio circa la loro abilità di scrittura. Consigliati a chi non ricerca l’attualità nella musica, ma la giusta riappropriazione di linguaggi provenienti da tempi passati, rivivendoli di nuovo, che sia davanti a uno specchio o con gli auricolari a massimo volume.

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