ETICHETTA: Controrecords
GENERE: Cantautorato
TRACKLIST:
Venire al Mondo (Prima)
E’ Successo
La Lingua
Facciamo Pace
Quasi Quasi
English Soup
Uomo Bianco
La Via Lattea
Un Diritto Mio
Fuori di Me
Cambiare Musica
Venire al Mondo (Dopo)
In passato The Webzine trattò già l’ironia tagliente e pulsante di Paolo Rigotto, nel suo ottimo Corpi Celesti. E’ passato poco tempo e Uomo Bianco è un’altra eccezionale prova di humor crudo e poliedricità come volevamo sentire nuovamente. Da “Venire al Mondo”, nella versione (Prima), iniziale, e (Dopo), conclusiva, fino alle impegnate “Quasi a Quasi” e “E’ Successo”, brandelli di espressionismo e quotidianità si fondono per raccontare con pratico realismo la concretezza di alcuni problemi, sociali o politici, nei quali trova sempre il modo migliore di riversare su traccia quella mordacità quasi satirica che lo contraddistingue. Anche religione in “Un Diritto Mio”, mentre “Cambiare Musica” e “Fuori di Me” mostrano un po’ di più della concezione personale di Rigotto nel fare musica, senza mai dimenticarsi una certa soggettività delle liriche. Difficile etichettarlo, questo oceano di pop, rock, elettronica e testi che talvolta schizzano in una sorta di rappato d’oltreoceano, e ci piacerebbe, pertanto, definirlo con una frase di Paolo:
Sono bianco quindi con imbarazzo riconosco di essere io stesso l’Uomo Bianco
E’ così che si riporta questo disco a tutti noi, come fosse un manifesto di una civiltà corrotta e a suo modo caotica. Caotica come la musica di Rigotto, un pot-pourri di generi mescolati con così tanta attenzione e originalità che al ventesimo ascolto può ancora stupire. Siamo ancora qui ad ascoltarlo, chissà per quanto tempo ancora.
Lascia un commento